Lavanda bianca o viola? Ecco quale resiste meglio

La lavanda è una pianta aromatico-fiorita molto apprezzata non solo per il suo profumo inebriante, ma anche per le sue proprietà benefiche e ornamentali. Tra le diverse varietà, la lavanda bianca e quella viola sono le più popolari. Entrambe hanno caratteristiche uniche che le rendono adatte a diverse situazioni di giardinaggio e paesaggistica. La scelta tra le due può sembrare difficile, specialmente se si considerano le condizioni climatiche e il tipo di terreno in cui si desidera coltivarle. Questo articolo esplorerà le differenze tra le varietà di lavanda bianca e viola, concentrandosi su quali di esse resiste meglio in specifiche condizioni ambientali.

Caratteristiche delle varietà di lavanda

La lavanda, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, si distingue per le sue infiorescenze profumate e il fogliame aromatico. Le varietà più comuni includono la lavanda vera (Lavandula angustifolia), la lavanda spica (Lavandula latifolia) e le ibridi come l’angustifolia x latifolia. Mentre la lavanda viola è rappresentata principalmente dalla lavanda vera, la lavanda bianca si riferisce a varietà come la Lavandula angustifolia ‘Alba’.

La lavanda viola è caratterizzata da steli alti e fioritura abbondante, che conferisce ai giardini un aspetto vivace e colorato. I fiori violetto scuro di solito sbocciano in estate e attraggono numerosi impollinatori, come api e farfalle, rendendola ideale per giardini ecologici. D’altro canto, la lavanda bianca, sebbene meno comune, offre un aspetto più sobrio e delicato. I suoi fiori bianchi possono conferire un tocco elegante e raffinato agli spazi esterni.

Un altro aspetto importante da considerare sono le foglie di queste piante. Le foglie della lavanda bianca tendono a essere vincolate a steli più corti e più robusti rispetto alle varietà viola, che possono essere più alte e slanciate. Questo può influenzare l’uso paesaggistico, poiché le lavande bianche possono adattarsi meglio a potature più aggressive o a giardini più strutturati, mentre le lavande viola possono essere utilizzate per schermature naturali o bordure più informali.

Condizioni di crescita e resistenza

Per determinare quale varietà di lavanda resista meglio, è fondamentale considerare le condizioni di crescita in cui si trovano. Entrambe le varietà preferiscono un’esposizione diretta al sole, ma la lavanda viola ha una tolleranza maggiore alle temperature estreme e ai cambiamenti climatici. In particolare, questa varietà è nota per resistere bene anche in zone con inverni rigidi e estati calde, grazie alla sua originaria adattabilità a climi mediterranei.

Al contrario, la lavanda bianca tende ad essere più sensibile alle gelate, rendendola più adatta a climi temperati. Tuttavia, se piantata in un terreno ben drenato e riparata da venti forti, può anche prosperare in condizioni più fresche. La preparazione del terreno è essenziale per entrambe le varietà; un terreno ricco di sostanze organiche aiuterà a mantenere la salute della pianta e a garantire una fioritura prolifica.

La lavanda è anche molto sensibile all’umidità e alle annaffiature eccessive. È fondamentale garantire un buon drenaggio, poiché l’acqua stagnante può portare a malattie radicali e alla morte della pianta. In questo contesto, entrambi i tipi di lavanda richiedono simili cure, ma la varietà bianca potrebbe richiedere maggiore attenzione in condizioni di umidità costante.

Utilizzi paesaggistici e ornamentali

Quando si tratta di utilizzarle in giardinaggio, le preferenze estetiche possono giocare un ruolo significativo nella scelta tra lavanda bianca e viola. La lavanda viola, con la sua tonalità vibrante, è frequentemente utilizzata in aiuole, bordure o come pianta singola per creare punti focali nel giardino. Il suo profumo intenso non solo attrae gli impollinatori ma offre anche unaggioinato vantaggio nel creare un ambiente armonioso e rilassante.

D’altra parte, la lavanda bianca è perfetta per giardini dal design minimalista o per chi cerca di aggiungere un tocco di eleganza a un paesaggio. È spesso utilizzata in giardini zen o in aree intime dove il profumo delicato può essere apprezzato appieno senza essere opprimente. Inoltre, la lavanda bianca può essere combinata con altri fiori per creare contrasti interessanti o per accompagnare tonalità più scure.

Importante è anche considerare l’aspetto della manutenzione. La maggior parte delle varietà di lavanda richiede potature regolari per mantenere la forma e incoraggiare una fioritura abbondante. Entrambe le varietà di lavanda possono essere potate all’inizio della primavera, ma la lavanda bianca può richiedere potature più mirate per evitare che diventi eccessivamente legnosa.

In conclusione, la scelta tra lavanda bianca e viola dipende da vari fattori tra cui il clima, il terreno e l’effetto estetico desiderato. Entrambe le varietà hanno le proprie caratteristiche uniche che possono contribuire a creare un giardino vibrante e profumato. Con la giusta cura e attenzione, sia la lavanda bianca che quella viola possono arricchire gli spazi esterni, offrendo colori vividi e aromi incantevoli. Scegliere consapevolmente in base all’ambiente di coltivazione garantirà il successo della vostra selezione di lavanda e porterà gioia e bellezza ai vostri spazi verdi.

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